Se fino a qualche anno fa si diceva “fare impresa”, oggi invece è comune sentir parlare di “fare/creare una startup”. Inoltre ci sono molti finanziamenti startup per iniziare questo percorso imprenditoriale.

Ma che cos’è una startup?

In realtà anche una startup è un’impresa, ma è un’impresa innovativa che mira a stravolgere il proprio mercato di riferimento, fornendo servizi e prodotti che fino ad ora non c’erano e che servono per soddisfare un bisogno o un’esigenza, anche in condizioni di incertezza o di scarsità di risorse.

Per la sua definizione ci possiamo rifare alla traduzione del termine startup che vuol dire proprio avviamento, dato che in effetti si fa riferimento ad un progetto imprenditoriale in fase di avvio.

Inoltre una startup, per essere tale, deve avere queste 4 caratteristiche:

scalabilità, che le rende possibile una crescita veloce usando poche risorse (o anche se le risorse sono scarse)
replicabilità, che vuol dire che il suo modello di business si può esportare all’estero in poco tempo e senza grandi modifiche
innovazione (di processo o di prodotto), infatti una startup deve nascere per poter porre soluzione ad un problema ancora non risolto oppure per soddisfare un’esigenza che nessun altro ha mai soddisfatto; quindi appunto per stravolgere il mercato in cui è nata e opera
temporaneità, “startup” indica un’attività nella sua fase di avvio, appunto alla prima fase del ciclo di vita di un’azienda; il suo obiettivo è quello di diventare poi una grande impresa

Se la startup non rispetta una o più di queste caratteristiche, sarà semplicemente una PMI (piccola-media impresa) come tante altre ne nascono in Italia.

Per poter funzionare, l’imprenditore o gli imprenditori della startup devono operare in modo da ridurre al minimo gli sprechi e il rischio di impresa, quindi facendo pochi investimenti mirati.

Proprio per questo motivo le startup sono generalmente meno costose delle imprese tradizionali.
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