Il libretto degli assegni viene dato al cliente che apre un conto corrente presso una certa banca dietro il pagamento di un piccolo importo. Tuttavia la banca potrebbe decidere di non assegnare a tutti il libretto degli assegni ma solo ai correntisti considerati meritevoli di credito; per questo motivo ai protestati non viene dato in dotazione il libretto degli assegni.

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Gli assegni scadono?

Dei propri assegni il correntista può disporre come vuole, ma la domanda che potrebbe porsi è se libretto degli assegni ha una data di scadenza?

No, non ha una data di scadenza, tuttavia la banca potrebbe chiedere al proprio cliente di restituire il blocchetto perché ormai vecchio. Più che alla scadenza del libretto degli assegni, si dovrebbe guardare la scadenza dell’assegno in se, che può variare a seconda del tipo di assegno.

Nel caso di assegno bancario, questo deve essere incassato:

entro 8 giorni, nel caso di assegni su piazza, cioè da incassare nella stessa città del luogo di emissione dell’assegno (riportato in alto a sinistra sul titolo medesimo)
entro 15 giorni, nel caso di assegni fuori piazza, cioè da incassare in una città diversa rispetto al luogo di emissione

Scaduti questi termini, il soggetto che ha emesso l’assegno può bloccarlo.

Per quanto riguarda invece la scadenza di un assegno circolare, il beneficiario può incassarlo entro 3 anni dall’emissione. Una volta trascorso questo periodo, il beneficiario non potrà più ottenere il pagamento dell’assegno.

In definitiva un libretto degli assegni non ha una scadenza, però c’è un termine per poter incassare un assegno che varia a seconda che si tratti di un assegno bancario su piazza o fuori piazza o di un assegno circolare.

Inoltre, pur avendo fisicamente con se un libretto degli assegni, questo non vuol dire che si possano sempre emettere assegni.