Legge 104, permessi e part time: tutte le novità

La legge 104 del 1992 prevede la tutela psico fisica di un diversamente abile agendo anche a livello economico dal punto di vista assistenziale ma anche
da diversi benefit che vanno dalle detrazione fiscali per acquisti e installazioni di montascale per esempio, oppure all‘iva agevolata al 4%
per gli acquisti di materiale elettronico come smartphone, tablet, televisori e pc che possano agevolare lo svolgimento sulla vita quotidiana del disabile e
ai permessi legge 104 permessi che hanno subito alcune modifiche.

Nell’ambito lavorativo ci sono delle agevolazioni dal punto vi vista dei permessi e dei part time ad esempio. Per quanto riguarda i permessi sul lavoro legge 104,
c’è una modifica sostanziale per quanto riguarda la tempistica, si legge infatti che per chi ha diritto la richiesta riguardante i permessi sul lavoro va fatta
mediante una programmazione preferibilmente mensile.

Table of Contents

LEGGE 104 PERMESSI, CAMBIANO LE COSE MA ATTENZIONE ALLA TRUFFA

Ricordiamo che essendo la 104 una legge, per quanto tale va rispettata, quindi una cattivo utilizzo può provocare contenziosi fino al
licenziamento del dipendente.
Tra le modifiche più importante apportate dalla cassazione c’è quella che ha chiarito che non serve più l’obbligo di prestazione continua al diversamente abile,
anche se, il lavoratore che usufruisce dei permessi legge 104 deve garantire un minimo di assistenza.
Quindi è bene sottolineare che i giorni di permesso per la legge 104 non possono essere considerati giorni liberi o di ferie, quindi non è possibile fare
una vacanza o ad esempio andare all’estero perché deve essere garantita l’assistenza minima da fare al diversamente abile. Inoltre, ricordiamolo,
utilizzare i giorni di 104 per una vacanza è un reato di truffa e quindi perseguibile.

LEGGE 104 LE ULTIMISSIME NOVITA’

A febbraio 2017 c’è stata un’altra grande novità inserita nei permessi lavorativi legge 104, sarà possibile infatti inviare in via telematica
le domande degli uniti civilmente e anche dei conviventi di fatto per richiedere i giorni di permesso di asistenza.
Quindi sarà possibile usufruire di tutti i diritti anche a chi non ha contratto matrimonio ma anche, appunto, alle unioni civili e a chi è unito civilmente.
Senza dubbio un grande passo verso l’uguaglianza dei diritti.