Cos’è un pignoramento nello specifico? E cosa accade se si verifica un pignoramento stipendio? Sostanzialmente, quando si deve far fronte ad un’estinzione di un debito ma non si riesce ad estinguerlo nell’arco di 60 giorni circa (periodo pregresso al pignoramento), può accadere che il creditore e gli istituti di credito provvedano a “pignorare” il denaro direttamente dal proprio stipendio. Vediamo specificamente come funziona il pignoramento stipendio e come comportarsi nei casi che si vada a verificare.

Come funziona il pignoramento stipendio

Come specificato in precedenza, una tra le prime cosa da considerare prima di un pignoramento è che si hanno circa 2 mesi per correre ai ripari. Nello specifico, stiamo parlando della fase di decreto ingiuntivo e dell’atto di precetto. Nello specifico la fase di decreto ingiuntivo viene emessa dal Tribunale e specifica che, entro 40 giorni, il debitore in questione è tenuto ad estinguere il debito.

Successivamente, se il debitore non si fa vivo in nessun modo e non provvede ad effettuare nessun tipo di azione riparatoria, si andrà a verificare un atto di precetto. In questo caso, sempre il Tribunale specificherà che il debitore deve estinguere il debito, tuttavia entro 20 giorni e pagando eventuali more e spese legali.

A questo punto si può verificare il pignoramento vero e proprio. Il pignoramento, di base, è mobile o immobile. Nel caso che sia mobile si provvederà a sottrarre beni mobili del debitore, altrimenti verranno sottratti beni e proprietà immobili.

Si possono verificare i casi in cui il pignoramento è verso terzi. In questi casi, l’istituto di credito in
questione provvede a prendere direttamente denaro dal conto corrente, dalla pensione o, per
l’appunto, dallo stipendio. Nello specifico, lo stipendio può venir pignorato semplicemente perché
risulta un credito che un debitore deve restituire a terzi. Lo stipendio verrà poi pignorato al netto
delle ritenute di legge.