Gli assegni familiari sono stati istituiti nel 1998 con il nome di Assegno al Nucleo Familiare (ANF) come prestazione economica erogata dall’INPS a sostegno del reddito delle famiglie di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.

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Spettano, in particolare, a:

lavoratori dipendenti del settore privato;
lavoratori dipendenti agricoli;
lavoratori domestici e somministrati;
lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
titolari di prestazioni previdenziali;
lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

Gli assegni familiari vengono riconosciuti e calcolati sulla base di alcuni parametri che tengono conto del nucleo familiare:

la sua dimensione (numero dei componenti la famiglia) e la sua tipologia;
il reddito complessivo prodotto al suo interno.

Gli importi degli assegni familiari vengono pubblicati ogni anno dall’INPS e sono validi dal primo luglio di ogni anno fino al 30 giugno dell’anno seguente.

Sulla base di alcuni scaglioni di reddito, spettano assegni familiari di importi decrescenti per scaglioni crescenti di reddito.

Una volta raggiunta una certa soglia di reddito, il beneficio ad ottenere gli assegni familiari cessa del tutto. Gli importi degli assegni familiari e gli scaglioni di reddito sono più favorevoli per alcune tipologie di nuclei familiari (come quelli monoparentali o con componenti inabili).

Gli assegni familiari vengono pagati dal datore di lavoro, per conto dell’INPS, ai lavoratori dipendenti, in occasione del pagamento della retribuzione.

Vengono pagati direttamente all’INPS quando si tratta di:

addetti ai servizi domestici;
iscritti alla Gestione Separata;
operai agricoli dipendenti a tempo determinato;
lavoratori di ditte cessate o fallite;
beneficiari di altre prestazioni previdenziali.

Il pagamento avviene tramite bonifico presso l’Ufficio postale o tramite accredito su conto corrente bancario o postale (indicando nella domanda di richiesta il proprio codice IBAN).