Il 1° gennaio è stata pubblicata, in Gazzetta Ufficiale, la Legge di Bilancio 2020 (n. 304 del 30/12/2019). Nel testo definitivo sono tante le novità e le misure previste per questo nuovo anno: in particolare, si assiste alla neutralizzazione delle clausole di salvaguardia, cosa che non farà aumentare l’IVA per il 2020. Quindi si presume che gli italiani pagheranno meno tasse?

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Altre misure sono:

la riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti;
la rimodulazione degli oneri detraibili in base al reddito;
il bonus facciate al 90% insieme al bonus casa per le ristrutturazioni, risparmio energetico e acquisto di mobili e grandi elettrodomestici;
la conferma del regime della cedolare secca al 10% sulle locazioni a canone concordato;
le modifiche al regime forfettario per imprese e lavoratori autonomi;
la tassa auto aziendali concesse in uso promiscuo ai dipendenti;
la tassa sulla plastica e la tassa sullo zucchero.

Dunque, ciò che colpisce è che, per il 2020, non ci sarà l’aumento dell’IVA e delle accise benzina. Infatti, viene neutralizzato l’aumento dell’IVA e dell’accisa su benzina e gasolio impiegati come carburanti. Per questo anno il Governo è riuscito ad evitare il temuto aumento dell’IVA, stanziando 23 miliardi di euro (sui 32 miliardi complessivi della Legge di Bilancio) ma, in realtà, il “problema” è stato solo rinviato, non risolto.

Infatti, il Governo insieme al Ministero dell’Economia sta valutando come far fronte ai 47,1 miliardi di clausole IVA (44,2 miliardi) e accise sui carburanti (2,9 miliardi), da “risolvere” tra il 2021 e il 2022. Dunque, con molta probabilità, ci sarà l’effettivo aumento dell’IVA (sia ridotta che ordinaria) nei prossimi anni.

Infatti, per i prossimi anni è previsto che:

dal 2021 ci sarà un aumento dell’IVA ridotta dal 10 al 12% ed un aumento dell’IVA ordinaria al 25%;
dal 2022 ci sarà un aumento dell’IVA ordinaria al 26,5%