Se hai già acquistato una prima casa, saprai già che il notaio procede alla stipula del rogito, quell’atto pubblico che sancisce il passaggio di proprietà di un immobile dal vecchio proprietario (privato o impresa costruttrice) al nuovo proprietario. Il costo del rogito notarile varia a seconda che si tratti di prima o seconda casa ed aumenta in maniera proporzionale in base al valore dell’immobile.

Per il calcolo delle imposte da pagare per l’acquisto della seconda casa, occorre conoscere il valore catastale dell’immobile che si ottiene moltiplicando il valore della rendita (scritto sul documento della visura catastale) per 126 (115,5 nel caso di acquisto di prima casa).

A questo punto si possono calcolare le imposte che varieranno a seconda che si tratti di acquisto o donazione della seconda casa da privato oppure di acquisto dal costruttore.

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Rogito notarile nel caso di acquisto dal privato:

l’imposta di registro è pari al 9% del valore catastale;
l’imposta catastale è pari a 50 euro;
l’imposta ipotecaria è pari a 50 euro.

Nel caso di donazione della seconda casa:

l’imposta di registro è pari al 4% (se si dona più di un milione di euro);
l’imposta catastale è pari all’1% del valore imponibile;
l’imposta ipotecaria è pari al 2% del valore imponibile.

Il valore imponibile si ottiene moltiplicando la rendita catastale per 0,05 e per un coefficiente che varia a seconda della categoria dell’immobile.

In questi due casi non si dovrà sostenere il costo dell’IVA. Invece se la seconda casa viene acquistata dal costruttore:

l’imposta di registro è pari a 200 euro;
l’imposta catastale è pari a 200 euro;
l’imposta ipotecaria è pari a 200 euro.

A queste bisognerà aggiungere l’IVA pari al 10% del prezzo di vendita o al 22% nel caso di immobili di lusso. Alle imposte bisognerà aggiungere poi l’onorario del notaio il cui costo varia in base al valore dell’immobile.