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Una nuova tranche di aiuti: questo è quanto emerso negli ultimi giorni per quanto riguarda il Decreto sostegni bis.

Il decreto è stato approvato alla Camera dei Deputati e ora passa al Senato, prima di essere convertito in legge entro il 24 luglio.

Previsto un pacchetto di aiuti di un importo di circa 40 milioni di euro, che è stato finanziato con lo scostamento del deficit approvato dal Parlamento, oltre a 800 milioni di euro e di risorse non spese sul fondo perduto precedente.

Cosa si sa?

Si sa che fra i vari emendamenti c’è quello di spostare il tetto del fatturato necessario per poter beneficiare degli aiuti, da 10 milioni a 15 milioni di euro.

Inoltre, per le attività costrette a chiudere nel 2021 verrà erogato un contributo per chi ha subìto una chiusura di 100 giorni (prima erano 4 i mesi previsti).

Quanto al credito di imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo, è stato esteso anche alle imprese esercenti attività di commercio al dettaglio, con ricavi superiori a 15 milioni di euro.

In più si parla di tre aiuti alternativi tra loro:

un contributo a fondo perduto standard sulla base di quello ottenuto con il Decreto sostegni, applicando il 20% alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019;
un contributo a fondo perduto alternativo, da calcolare applicando il 20% al periodo di riferimento 1° aprile 2020-31 marzo 2021 e 1° aprile 2019-31 marzo 2020;
un contributo a fondo perduto accessibile solo per coloro che non hanno diritto a quello standard, determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando la percentuale del 30% alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi del periodo dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.