In Italia una buona fetta di persone utilizza mezzi digitali (carta di credito, carta di debito, bancomat) per effettuare i propri pagamenti.

Questo perché li reputano più sicuri e pratici.

Quindi, sia che si trovino in negozio, sia che si trovino al ristorante oppure dall’avvocato, utilizzano il POS messo a disposizione dall’attività commerciale o dal professionista.

Infatti in Italia sono obbligati ad avere il POS questi soggetti:

negozi e attività commerciali
artigiani
bar, pizzerie, ristoranti e altre attività di ristorazione
hotel, B&B, agriturismi e altre attività ricettive
venditori ambulanti e affini che svolgono attività itineranti

In più sono obbligati ad avere il POS anche i liberi professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio tassisti, avvocati, parrucchieri, commercialisti, terapisti).

Sono esenti i professionisti nelle transazioni con altri professionisti.

Per quanto riguarda il limite di spesa del pagamento con POS, in realtà si fa riferimento ai limiti di utilizzo fissati dalle banche per i pagamenti elettronici.

Questi limiti vengono posti per ragioni di sicurezza e per tutelare il titolare della carta o del conto corrente.

Nei negozi, a partire dal primo gennaio 2021, la soglia massima di spesa per le carte di credito e debito in modalità “contactless” e senza bisogno di inserire il PIN della carta è stata aumentata da 25 a 50 euro.

Per le spese di importo superiore ai 50 euro, il limite di spesa è la soglia giornaliera decisa dall’istituto di credito che ha emesso la carta.

Ricordiamo poi che le banche stabiliscono anche un limite di spesa mensile, sempre per ragioni di sicurezza e di tutela del consumatore.

Queste soglie variano in base all’istituto di credito che ha emesso la carta e quindi il titolare può conoscerle leggendo il contratto firmato all’atto dell’emissione del titolo di pagamento.
[smiling_video id=”289780″]

[/smiling_video]