Se si ha a che fare con un debito da estinguere, si ha un tot di tempo per poterlo fare senza incappare in un eventuale pignoramento su pensione o su beni mobili o immobili. Ma quand’è che si verifica un pignoramento pensione? Può accadere che si verifichi un pignoramento verso terzi, ovvero che si abbia denaro a disposizione che si deve corrispondere al creditore del debito.
In questi casi, l’istituto di credito responsabile potrà provvedere a prelevare una somma (pari ad un quinto circa) direttamente dalla pensione. Vediamo nello specifico cosa comporta il pignoramento pensione e come conportarsi di conseguenza.
Cosa accade prima del pignoramento pensione
Innanzitutto, prima di procedere al pignoramento, ci sono due fasi in cui è ancora possibile provvedere ad estinguere il debito. Queste fasi (che vengono attuate dal Tribunale) si chiamano fase di decreto ingiuntivo e atto di precetto.
In cosa consistono nello specifico? La fase di decreto ingiuntivo impone al debitore di estinguere il debito nell’arco di 40 giorni. Se poi il debitore non provvede ad attuare nessun tipo di azione, si andrà a verificare l’atto di precetto.
Il precetto del tribunale
Con l’atto di precetto il Tribunale andrà a compiere un’azione analoga, imponendo al debitore di pagare il debito entro un tot di tempo (20 giorni) ma pagando anche una mora e spese legali per emettere l’atto stesso.
A questo punto, se il debitore non effettua nessun tipo di azione, il Tribunale insieme all’istituto di credito in questione provvederà ad un pignoramento. Normalmente, il pignoramento risulta mobile o immobile. Rispettivamente si provvederà a sottrarre beni mobili o immobili al debitore, ma ci sono alcuni casi in cui si considera un pignoramento verso terzi.
Tali casi riguardano eventuali sottrazioni dirette da conto corrente, stipendio o pensione. Sostanzialmente, la pensione può venir pignorata nei limiti di 1/5 al netto delle ritenute di legge, considerando la “esigenza minima vitale” (solo nel caso delle pensioni).
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