Cos’è un pignoramento nello specifico? È un’espropriazione forzata da parte dello stato nei confronti di un debitore che, entro i limiti previsti dalla legge, non ha estinto il debito in questione. I beni (mobili e immobili) pignorati verranno poi messi alla cosiddetta “asta giudiziaria” e possono venir acquistati da terzi o ceduti ad attività no-profit, ad esempio.
Evitare un pignoramento, cosa fare
Tuttavia, prima di i pignoramenti vero e proprio ci sono alcuni step pregressi. Fra i principali rientrano le sentenze del Tribunale, le fasi di decreto ingiuntivo (ove si specifica che si necessita di estinguere il debito entro 40 giorni) e l’atto di precetto (in cui viene specificato che, entro 20 giorni, bisogna estinguere il debito pagando una mora ed eventuali spese legali).
Se il debitore non riesce a combinare niente per evitare il pignoramento, quest’ultimo avrà luogo su di lui, considerando i pignoramenti di beni mobili, immobili e anche di denaro (pignoramenti verso terzi). Quest’ultimo caso prevede il prelievo di denaro direttamente dal conto corrente, pensione o stipendio del debitore.
Ma si può evitare un pignoramento?
Dopo che è stato accertato, è molto difficile scampare il pericolo. Una strada è quello di proporre opposizione di pignoramento da presentare entro 20 giorni dalla notifica del pignoramento stesso. Lo si può fare con una contestazione di carattere formale o di carattere sostanziale.
Nel primo caso, si può contestare mancate notifiche, pignoramento di beni impignorabili, mancato atto di precetto e via dicendo. Nel secondo caso si può contestare l’effettiva esistenza o quantificazione del debito.
Naturalmente, si può evitare di arrivare al pignoramento. Ad esempio, nel caso di pignoramento
verso terzi (ovvero sottraendo denaro da conto corrente, pensione e stipendio), si deve sapere che un
conto in “rosso” non può esser pignorato. Inoltre, è opportuno notare che il pignoramento del denaro
diretto riguarda da 1/5 ad 1/10 dello stipendio o pensione in questione.
Commenta per primo