L’assegno unico temporaneo per i figli è una misura di sostegno per quei soggetti che abbiano figli di età inferiore ai 18 anni e che non percepiscono l’assegno per il nucleo familiare.

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I destinatari di questa misura sono infatti:

lavoratori autonomi
disoccupati
coltivatori diretti, coloni e mezzadri
titolari di pensione da lavoro autonomo

Per fare richiesta dell’assegno unico temporaneo per i figli, il richiedente deve possedere i seguenti requisiti:

essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale;
essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
essere residente e domiciliato in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno d’età;
essere residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale;
possedere un ISEE in corso di validità

Da quando parte la misura?

È possibile fare richiesta per l’assegno unico temporaneo per figli a partire dal primo luglio 2021 ed entro il 31 dicembre 2021, attraverso il portale dell’INPS (se si possiede PIN, SPID, CNS o CIE), il Contact Center o rivolgendosi ad un patronato.

L’assegno viene erogato mediante accredito su IBAN del richiedente ovvero mediante bonifico domiciliato.

In caso di affido condiviso dei minori, l’assegno può essere accreditato per metà sull’IBAN di un genitore e per metà sull’IBAN dell’altro.

Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, le mensilità arretrate verranno accreditate a partire dal mese di luglio 2021.