Ogni contribuente deve essere informato sulle scadenze per il pagamento delle imposte e delle tasse locali o nazionali. Per quanto riguarda le tasse locali, infatti, spesso le scadenze dipendono dal comune di appartenenza ed è bene informarsi sulle scadenze per effettuare i pagamenti.

Se si tratta invece di imposte nazionali, il discorso è lo stesso e bisogna aggiornarsi circa le scadenze che possono anche variare rispetto all’anno precedente, a seguito dell’approvazione di nuovi decreti legge.

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Pagamento tasse e sanzioni per il ritardo

Ad ogni modo, in generale, se alcune imposte vengono pagate dopo il termine previsto dalla legge per il pagamento, il contribuente dovrà pagare le sanzioni sull’imposta dovuta e applicare gli interessi legali. Queste sanzioni non hanno un importo fisso ma sono commisurate, in misura percentuale, al numero di giorni di ritardo rispetto al termine fissato per la scadenza del pagamento.

Si può beneficiare di una riduzione delle sanzioni grazie al ravvedimento operoso. Spesso, alcuni contribuenti non dimenticano le scadenze per il versamento delle imposte ma semplicemente non hanno il denaro a sufficienza per poterle pagare (o per pagare le rate di tali imposte).

In questo caso le alternative sono diverse:

pagamento con il ravvedimento operoso entro un anno (in questo caso è prevista una maggiorazione che va dallo 0,2% al 3,75%);
ricezione dell’avviso bonario e rateizzazione in rate trimestrali, con maggiorazione del 10%.

Quando si riceve l’avviso bonario, questo deve essere pagato integralmente oppure, se si decide di rateizzarlo, la prima rata va pagata entro i 30 giorni dalla ricezione. Se l’avviso bonario è stato ricevuto in maniera telematica, deve essere pagato entro 30 giorni dalla ricezione.

Se la si paga entro la scadenza della rata successiva con il ravvedimento, non c’è alcuna sanzione. Ricezione della cartella e rateizzazione ad Equitalia in rate mensili con maggiorazione del 30% più aggio di Equitalia dell’8% più interessi.