Pagamenti tasse arretrate, c’è ancora modo di rottamare



Pagamenti tasse




L’Agenzia delle Entrate può procedere alla verifica dell’omesso pagamento delle tasse da parte dei contribuenti e richiedere la riscossione degli importi dovuti. La prima comunicazione che avviene al contribuente è l’avviso bonario, con cui l’Agenzia delle Entrate comunica la presenza di eventuali imposte o contributi non pagati. Il contribuente ha trenta giorni per documentare il corretto pagamento; in alternativa, se il pagamento delle tasse non è avvenuto, può regolarizzare la propria posizione pagando l’imposta dovuta, gli interessi e la sanzione ridotta.

Pagamenti tasse, si può ancora rottamare?

Se, invece, le imposte non vengono pagate nemmeno dopo aver ricevuto l’avviso bonario, queste vengono riscosse con l’iscrizione a ruolo, contenuta nella cartella di pagamento emessa da Equitalia e notificata al contribuente. I debiti esposti nella cartella esattoriale possono essere rateizzati a seconda degli importi dovuti.

Con la rottamazione è possibile sanare le proprie situazioni debitorie: la domanda di adesione andava presentata entro il 31 luglio 2019, compilando il form online sul sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, inviando una PEC oppure presentandosi agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. Le cartelle ammesse alla rottamazione (definita “rottamazione ter”) sono quelle emesse dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.




L’Agenzia delle Entrate, per il pagamento, ha inviato ai contribuenti la comunicazione delle somme dovute, cioè una lettera con gli importi da pagare e i bollettini in base al piano di pagamenti. Entro il 31 luglio i contribuenti avrebbero dovuto versare quanto dovuto in una sola soluzione oppure la prima rata: infatti, ai contribuenti è stata data la possibilità di rateizzare il pagamento con un massimo di 18 rate (dopo luglio 2019, i pagamenti successivi avverranno a novembre, febbraio, maggio luglio e poi novembre di ogni anno, a partire dal 2020).

Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento anche di una sola rata (oltre i 5 giorni tollerati) fa perdere il beneficio alla rateizzazione.


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