Una delle principali domande che ultimamente vengono fatte, riguarda la marca da bollo sulle fatture e la loro obbligatorietà. In sostanza ci sono degli elementi da dover considerare prima di applicarla e soprattutto prima di capire se deve essere obbligatoria o meno. Ovviamente per chi non rispetta determinati passaggi, ci sono delle sanzioni amministrative.
La sua applicazione inoltre deve essere effettuata dal soggetto che emette il documento, nel momento in cui viene spedita o consegnata la fattura al cliente. La marca da bollo da 2 euro grava su chi emette il documento e la responsabilità del pagamento grava su tutte le parti che sottoscrivono, accettano ricevono o negoziano i documenti non in regola con l’imposta.
Marca da bollo sulle fatture, quando applicarla
Quando si parla di marca da bollo sulle fatture, ci si riferisce a quella di 2 euro. Questa non deve essere applicata se l’importo è inferiore a 77,47 euro, dunque dove viene addebitata l’IVA. E’ quindi da considerare come un’alternativa appunto all’IVA.
Nel caso di fatture elettroniche, la marca da bollo va pagata tramite il versamento con il modello di pagamento unico F24. Quando vengono rilasciate le fatture devono essere originali e mai copie, altrimenti non sono considerate valide, qualora le copie conformi siano rilasciate al cliente a causa di smarrimento o altri motivi, queste devono avere lo stesso trattamento delle originali.
Marca da bollo sulle fatture e le possibili sanzioni
A volte può capitare che ci si dimentichi di applicare la marca da bollo e quindi ci si domanda anche a cosa di va incontro, in questo caso per ogni fattura ritenuta irregolare, si può rischiare di essere soggetti ad una sanzione amministrativa che può essere alta da 1 a 5 volte l’imposta non pagata. Consigliamo quindi di fare sempre molta attenzione quando si rilasciano e si controllano i documenti soggetti a imposte.
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